Insonnia: cause, sintomi e rimedi


L'insonnia, ovvero la mancanza di sonno, è un problema abbastanza frequente e può avere cause diverse. Tra i fattori che possono portare all'insonnia, oltre all'ansia e allo stress, ci sono anche problemi di salute e cattive abitudini prima di coricarsi

Non dormire o dormine male è un problema che può affliggere sia gli adulti, ma anche le persone più anziane, gli adolescenti e persino i bambini. Il sintomo più comune dell'insonnia è la difficoltà a prendere sonno e a restare addormentati per un tempo sufficiente a garantirci il dovuto riposo notturno.

1. Quante ore dovremmo dormire?

2. Sintomi dell'insonnia

3. Insonnia passeggera o cronica

4. Cause dell'insonnia 

5 Rimedi e trattamenti 

Quante ore dovremmo dormire?

Per garantirci un riposo adeguato, dovremmo dormire di media dalle 7 alle 9 ore, anche se ovviamente non può esistere un tempo preciso valido per tutti gli individui. Le ore necessarie al riposo possono mutare in base all'età, sappiamo infatti che i bambini di solito hanno bisogno di dormire più a lungo rispetto agli adulti e agli anziani. Man mano che l'età avanza, infatti, si tende a dormire di meno, vuoi anche per la diminuzione delle attività quotidiane.

Sintomi dell'insonnia

L'insonnia può creare qualche problema agli studenti e ai lavoratori che devono affrontare una lunga giornata di studio o di lavoro. Ci sono impegni imprescindibili che non possiamo evitare, anche se al mattino ci sentano già stanchi e sopraffatti a causa dell'insonnia o dei continui risvegli. In questo caso si fa più fatica a concentrarsi e a svolgere i propri compiti quotidiani, con il rischio di commettere degli errori.

I sintomi dell'insonnia possono essere riassunti così:

  • Difficoltà ad addormentarsi
  • Frequenti risvegli nel corso della notte
  • Al risveglio la sensazione di non aver dormito o di aver dormito poco
  • Svegliarsi al mattino anticipando il suono della sveglia
  • Senso di ansia al pensiero di coricarsi per la paura di non riuscire a dormire

Insonnia passeggera o cronica?

Qualche preoccupazione può causare degli episodi di insonnia, come per esempio la notte prima di un esame o di un evento a cui teniamo come un viaggio, il matrimonio. In questi casi la fatica a prendere sonno è del tutto naturale, può durare qualche giorno e viene definita insonnia acuta.

Quando però l'insonnia deve preoccuparci? Quando si ripete di notte in notte, a volte per settimane o mesi, lasciandoci ogni giorno sempre più stanchi e sconsolati. A questo punto si può parlare di insonnia cronica, un disturbo che col tempo può diventare invalidante.

L'insonnia cronica mina la tranquillità della vita quotidiana, creando problemi nelle relazioni sociali, sul posto di lavoro, fino ad intaccare la salute fisica e psicologica dell'individuo.

Cause dell'insonnia

Cosa causa l'insonnia? Ci sono diversi fattori che possono essere all'origine dell'insorgere dell'insonnia. Come abbiamo detto preoccupazioni passeggere nel caso dell'insonnia acuta, ma anche disturbi neurologici, uno stile di vita scorretto, fattori ormonali, ansia o problemi psicologici.

Fattori ormonali

Per quanto riguarda i fattori ormonali, ci sono alcune situazioni come la gravidanza e la menopausa, che comportano oscillazioni a livello ormonale in grado di favorire l'insonnia, le quali vanno ad aggiungersi ai fastidi classici ben conosciuti, come le vampate notturne in menopausa, le frequenti minzioni anche notturne in gravidanza, ecc. Tutti fattori che compromettono un buon riposo.

Stile di vita scorretto

Un buon sonno può essere ostacolato anche da abitudini di vita scorrette. Tra queste incidono il consumo di sostanze eccitanti e stimolanti prima di andare a dormire (alcol, caffé, ecc), consumare pasti abbondanti e pesanti e non rispettare un orario regolare per coricarsi.

L'insonnia, inoltre, potrebbe insorgere in caso di frequenti viaggi. Il continuo cambio di materasso e di ambiente, oltre al classico Jet Lag, può causare difficoltà a prendere sonno e un riposo non del tutto ottimale.

Altro fattore che può influenzare la qualità del sonno è il lavoro "a turni", specialmente se alternato in diurno-notturno. Ciò costringe il soggetto a coricarsi sempre a orari diversi, con un'alterazione del ritmo del sonno-veglia.

Stress e ansia

Tra le cause più comuni di insonnia ci sono sicuramente lo stress e l'ansia. Lo stress causato da un evento spiacevole, come un lutto, ma anche lo stress causato dalla vita frenetica di ogni giorno, possono scatenare uno stato di ansia che nel tempo può trasformarsi in insonnia.

Come accennato prima, uno stato di ansia può produrre la paura che si manifestino i sintomi dell'insonnia e scatenare un circolo vizioso che compromette il riposo.

Problemi di salute

Ci sono alcune patologie che possono causare l'insonnia. Tra queste possiamo citare le apnee ostruttive, che causano un pessimo riposo e frequenti risvegli, ma anche il dolore è fonte di notti insonni. Ci sono situazioni, come in caso di artrosi o di semplice cefalea, che fanno passare molte ore a guardare il soffitto. Non dimentichiamo anche i problemi gastrici, come il reflusso e i problemi legati al malfunzionamento della tiroide.

Rimedi e trattamenti

Se si soffre di problemi d'insonnia da tempo, è arrivato il momento di parlarne con il proprio medico di base. A lungo andare, infatti, dormire male o non dormire possono provocare problemi di concentrazione, irritabilità e sonnolenza diurna.

Un buon inizio per superare il problema è sicuramente quello di modificare il proprio stile di vita e, se possibile:

  • Evitare di dormire nel pomeriggio 
  • A cena consumare un pasto leggero
  • Evitare film con scene violente che possano inquietare
  • Coricarsi sempre allo stesso orario 
  • Impostare la sveglia allo stesso orario 
  • Evitare di guardare la TV o il cellulare a letto
  • Dormire al buio, chiudendo le imposte e utilizzando una tenda spessa che non lasci filtrare la luce esterna 
Ma se nonostante tutte queste accortezze vi trovaste a rigirarvi lo stesso per ore tra le lenzuola? Allora potreste trovare un valido aiuto in alcune tecniche di rilassamento e di respirazione oppure, nei casi più ostinati e previo parere del medico curante, può essere utile il ricorso a valeriana o melatonina, che favoriscono il sonno.


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