Uscire da una relazione tossica


Abbiamo visto in questo articolo le caratteristiche di una persona tossica. Spesso con questi soggetti si instaurano delle relazioni sociali molto difficili. Che si tratti di lavoro, amicizia o amore, la vittima della persona tossica resta spesso impigliata in un circolo vizioso dal quale non riesce ad uscire.
 
È possibile allontanarsi da una relazione tossica? Una relazione tossica è, come abbiamo visto, qualsiasi tipo di relazione dove si presentano delle dinamiche che sono dannose (atteggiamenti manipolatori, comportamenti aggressivi, violenza verbale, controllo) per la nostra salute e il nostro benessere.

Tra tutte le relazioni tossiche, quella sentimentale è la più comune. Quando si vive un rapporto di coppia, è abbastanza normale cercare di fare andare bene le cose. Come sappiamo, in amore ci sono tanti momenti felici, ma anche incomprensioni, litigi e gelosie. Quando i momenti negativi diventano più numerosi di quelli positivi, allora dobbiamo fermarci e chiederci se davvero la relazione ci fa stare bene o ci provoca della sofferenza.

Le relazioni tossiche possono nascere anche nelle amicizie, quando si instaurano rapporti nei quali la persona tossica prova una celata invidia e proietta tutta la sua negatività per contrastare la realizzazione e i successi degli altri. In questi rapporti di amicizia manca il sostegno e la fiducia reciproci, si instaura più che altro un clima di competitività alimentato dal soggetto tossico.

Quando le relazioni tossiche si intrecciano sul piano lavorativo, questi atteggiamenti possono influire sia sul rendimento professionale che sulla vita privata della vittima.
L'ambiente lavorativo può diventare così ostile e competitivo da creare ansia e sofferenza. Sia i superiori che gli stessi colleghi possono mettere in atto dei comportamenti di sfida e competizione da minare la salute psichica del soggetto.

A differenza degli altri ambiti, quello lavorativo e dove la vittima tende a subire di più, magari perché i comportamenti vessatori arrivano proprio dal suo superiore o perché impossibilitato a trovare un altro posto di lavoro. 

Per concludere, la famiglia. Il nucleo che accoglie, protegge e preserva può, in determinate situazioni, diventare il luogo più infido per l'instaurarsi di una relazione tossica. Con la famiglia si ha sempre a che fare, a meno che non si decida di troncare definitivamente i rapporti. Generalmente in famiglia perdurano conflitti dettati da antiche gelosie, problemi irrisolti o divergenze di pensiero.

In questo caso la soluzione migliore è affrontare la questione con garbo, cercando di esporre il proprio pensiero nel rispetto del pensiero altrui e delle differenze generazionali.

Qualsiasi sia l'ambito nel quale si vive la relazione tossica, può capitare di accettare passivamente per anni questi comportamenti, ma prima o poi arriva il momento in cui le scelte sono due: o soccombere o reagire. Ecco, se siamo arrivati a pensare di correre il rischio di soccombere, questo è il momento giusto di scegliere la seconda opzione.

Troncare questo legame, però, è molto difficile. Da un lato, perché la vittima tende a trovarsi implicata in una vera dipendenza affettiva nei confronti del manipolatore, dall'altro perché in genere c'è la paura della solitudine, di un futuro incerto o una dipendenza economica.

I passi per giungere ad un allontanamento da una persona tossica e riacquistare una libertà emotiva, comprendono:

Accettazione della realtà: è un passaggio obbligatorio ma inevitabile. Accettare di avere un problema, di averlo trascinato per molto tempo, fare i conti con il passato, con il fallimento della relazione, magari con i sensi di colpa.
Prendere sicurezza: il passo successivo è radunare tutte le energie residue, energie preziose che saranno utilizzate nel percorso di cambiamento. Ci vuole una motivazione forte, la convinzione di voler proseguire senza tornare indietro, anche se a metà strada ci si dovesse sentire perduti e in balia degli eventi.
Pianificare l'azione: niente va lasciato al caso. Una separazione è già di per sé un passaggio delicato, che mette in discussione molti aspetti della nostra vita: psicologici, pratici, economici e a volte legali. In una relazione tossica, ancora di più, dobbiamo prevedere eventuali ritorsioni, maltrattamenti, atteggiamenti violenti e stalking.
Minimizzare i contatti: non c'è bisogno di proseguire i contatti con l'ex marito/compagno/amico, ecc. Se non ci sono particolari motivi (come la presenza di figli piccoli), è consigliabile diminuire al massimo i momenti di incontro, le telefonate, i messaggi, ecc. La persona tossica potrebbe leggere in un incontro la possibilità di ristabilire il legame.

Metabolizzare la rottura: dopo la separazione, è necessario lasciare passare il tempo, metabolizzando la ferita e pensando più a se stessi, mettendo in primo piano la cura di sé, le proprie emozioni e le proprie aspettative.








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