Idealizzazione: perché idealizziamo gli altri
L'idealizzazione è un processo psicologico, tipico nelle relazioni ma non solo, con cui si attribuiscono qualità esagerate e la perfezione nelle persone, ignorandone o minimizzandone i difetti.
Perché idealizziamo gli altri
Da cosa nasce l'idealizzazione? Quali sono le cause di questo comportamento e quali conseguenze può avere nelle relazioni? Alla base di questo comportamento ci sarebbe la necessità di soddisfare le nostre aspettative. Spesso proiettiamo su gli altri le nostre speranze e ci creiamo un'immagine idealizzata che corrisponde alle nostre idee e ai nostri desideri. Si tratta di un meccanismo di difesa contro l'incertezza nelle relazioni sociali.
Con l'idealizzazione cerchiamo di dare valore e qualità alle persone che ammiriamo, le qualità e il valore che noi stessi vorremmo possedere. In questo caso, idealizzare diventa un meccanismo per aumentare la nostra autostima e rafforzare l'auto valutazione positiva di noi stessi.
Idealizzare una persona appena conosciuta, specialmente in una relazione di coppia, può essere un tentativo per scongiurare la delusione e la vulnerabilità nella relazione stessa.
Nelle prime fasi della conoscenza siamo portati a vedere solo il lato positivo dell'altra persona. Ignorare i difetti e le imperfezioni del partner, ci mette al riparo dalla delusione di conoscere il suo vero temperamento.
Da dove attingiamo per attribuire qualità e pregi nell'altra persona? Nei primi momenti della conoscenza abbiamo poche informazioni sulla persona, non la conosciamo ancora a fondo, la conoscenza è basata solo su percezioni fornite dall'osservazione. Come conseguenza a queste informazioni incomplete, tendiamo a riempire le lacune con stereotipi o idee idealizzate che spesso non riflettono la realtà.
In ultima analisi, giocano un ruolo fondamentale le influenze sociali e culturali, indotte dai media e dalla società stessa (figura di leader e celebrità, immagine idealizzata di successo, bellezza e felicità), che possono influenzare la nostra idealizzazione verso gli altri.
Conseguenze dell'idealizzazione
All'inizio dell'interazione, l'idealizzazione può renderci confortati e sicuri di essere di fronte alla persona ideale ma, ignorando i difetti, ci creiamo delle aspettative irrealistiche che possono trasformarsi in conflitti e delusioni.
Come evitare l'idealizzazione
Per instaurare connessioni autentiche e soddisfacenti con le persone, dovremmo evitare di idealizzarle e cercare di vederle per quello che sono realmente, con pregi e difetti e con comportamenti che spesso sono molto diversi dai nostri.
Per evitare di idealizzare le persone, innanzitutto dovremmo cercare di essere consapevoli di come funziona il nostro meccanismo di idealizzazione, come percepiamo gli altri, quali sono gli aspetti che tendiamo a enfatizzare e quali, invece, cerchiamo di ignorare e camuffare.
Realizzare che ognuno di noi è un individuo complesso, un insieme di imperfezioni e difetti e che nessuno è perfetto, è un primo passo per imparare ad apprezzarne l'unicità. Concentriamo le nostre energie sulle qualità personali, per valorizzare queste unicità, al posto di idealizzarle.
Permettere all'altra persona di essere autentica, di agire senza paura di essere giudicata, rende la relazione un momento di condivisione di esperienze e emozioni, dove c'è spazio anche per la vulnerabilità.
Durante la comunicazione, concentriamoci su ciò che realmente l'altro sta dicendo, su ciò che vuole esprimere. L'ascolto attivo, empatico, aiuta a entrare in sintonia con l'altro e sviluppare una visione più completa e equilibrata della sua personalità.
Evitiamo squilibrio nella relazione, promuovendo la reciprocità, dove le parti si aiutano e sostengono a vicenda, evitando che uno dei partner sia messo su un piedistallo.
Per evitare di instaurare il meccanismo di idealizzazione, impariamo anche ad avere più fiducia in noi stessi e migliorare l'autostima per limitare il bisogno di idealizzare l'altro.
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