Famiglia disfunzionale


Parliamo della famiglia disfunzionale e dei problemi psicologici che essa può causare nei figli. Si tratta di dinamiche che possono causare molti problemi e dolori, per questo è importante comprendere la relazione tra genitori e figli per riuscire a gestire e mantenere la salute emotiva.

Quando veniamo in contatto con una persona tossica, che sia il partner, un collega o un amico, abbiamo la possibilità di allontanarlo, ma se i comportamenti tossici si instaurano all'interno della famiglia, sono molto più difficili da gestire, specialmente durante l'infanzia.

Per famiglia disfunzionale si intende quella famiglia che non è in grado di soddisfare i bisogni primari dei suoi figli, che sono:

  • Punto di riferimento emotivo e affettivo. La famiglia è il luogo dove dobbiamo trovare appoggio e assistenza 
  • Educazione: la famiglia deve fornire l'educazione necessaria per affrontare la vita, soddisfare i bisogni fisici, emotivi e psicologici dei figli 
  • Trasmissione dei valori: la famiglia deve trasmettere ai figli un valore culturale e sociale che insegni ai figli a socializzare e condividere le opinioni 
  • Protezione: la famiglia ha un ruolo importante, deve fare sentire i figli protetti e al sicuro 
  • Amore: in famiglia si imparano gli schemi emotivi che i figli utilizzeranno per le future relazioni. 

Quando si parla di famiglia disfunzionale si intende un ambiente all'interno del quale questi bisogni non vengono soddisfatti. Al suo posto trovano invece spazio conflitti, abusi emotivi e comportamenti devianti.

Le famiglie Disfunzionali

Possiamo raggruppare le famiglie disfunzionali in tre categorie, a loro volta composte da sottogruppi:

La famiglia iperprotettiva

In queste famiglie i figli crescono sotto una campana di vetro, protetti da situazioni che il genitore disfunzionale percepisce come pericoli. Il bambino viene limitato, attraverso il controllo e la privazione, verso le attività che si svolgono all'esterno del contesto familiare, impedendogli di fare esperienze.

I genitori sono sempre pronti ad agire al posto dei figli, giustificare i loro comportamenti e limitarne la libertà di esplorazione. In queste famiglie il bambino cresce con una bassa autostima e timoroso del mondo. Al contrario, crescere sotto una campana di vetro, può fare sì che il bambino diventi arrogante, prepotente e narcisista.

Queste famiglie disfunzionali instaurano un rapporto con i figli basato sulla dipendenza. I figli, crescendo in una situazione che limita la loro crescita e libertà, si sentiranno insicuri e sentiranno il bisogno di ritornare sempre all’interno del nucleo famigliare.

La famiglia sacrificante

Impostata esclusivamente sul sacrificio e il dovere, nella famiglia sacrificante non c'è spazio per il piacere e il divertimento. Nella famiglia sacrificante il bambino acquisisce lo spirito di sacrificio, a discapito del proprio sé, possesso, controllo e gelosia.

La famiglia permissiva 

L'ambiente familiare è privo di regole, i genitori non sono in grado di esercitare autorevolezza, ma si mettono allo stesso livello dei figli, i quali crescono indecisi e fragili, privi di figure di riferimento.

La mancanza di ruoli fa scaturire conflitti di dominazione e sottomissione, uno squilibrio di potere e di obblighi. La scarsa autorevolezza può portare il genitore a diventare succube dei figli.

Nelle famiglie troppo permissive, al figlio mancheranno delle basi solide e tenderà a ricercare relazioni aperte, che non considererà mai come ambiente familiare.

Caratteristiche delle famiglie disfunzionali

Tutte le famiglie disfunzionali hanno in comune dei tratti che le caratterizzano, come la mancanza di empatia, problemi di comunicazione, mancanza di atteggiamenti educativi e di tolleranza, ruoli troppo rigidi o inesistenti e manipolazione emotiva.

Nelle famiglie disfunzionali troviamo genitori tossici, dove l'autorità genitoriale assume forme distorte contraddistinte da aggressività, rabbia e violenza. In queste famiglie il genitore può essere egoista e narcisista.

Genitori tossici 

Nelle famiglie disfunzionali i genitori vengono definiti tossici. Vediamo le diverse tipologie di genitore tossico e le loro caratteristiche:

Negativo: emotivamente senza controllo, il genitore negativo arriva a drammatizzare gli eventi, ogni problema viene affrontato agendo negativamente con manifestazione di rabbia, ostilità, linguaggio offensivo e distruttivo.

Il controllore estremo

Il genitore tossico tende a controllare tutti all'interno del contesto familiare e, con la sua genitorialità eccessiva farà delle richieste irragionevoli verso i figli,  anche in età adulta.

Genitori senza empatia

Un genitore tossico non prova  empatia verso i propri figli, non riesce a mettersi nei suoi panni ed è concentrato solo sui propri bisogni, con un atteggiamento dannoso nei confronti dei figli.

Genitori che svalutano 

I genitori tossici che svalutano o criticano i propri figli in continuazione, hanno a loro volta sperimentato un ambiente familiare svalutante. Il loro atteggiamento tende a scaricare la loro frustrazione e insoddisfazione sui figli, andando a minare la loro autostima.

Questi genitori tossici non vedono o omettono di riconoscere i risultati e le qualità dei figli, li sminuiscono costantemente preferendo atteggiarsi loro stessi come vincenti e talentuosi.

Deresponsabilizzazione e colpevolizzazione

Il genitore tossico, in questo caso, tende a scaricare la responsabilità dei conflitti e disaccordi sugli altri, non si assume la responsabilità delle proprie azioni e non ammette la propria colpa di fronte ai problemi. Per riuscire nel suo intento, arriva ad utilizzare la manipolazione.

Genitore narcisista

Quando il narcisista è il proprio genitore diventa un gran problema, perché il figlio crescendo nel contesto familiare sarà portato ad accettare quel tipo di genitorialità e considerarla normale.

Il genitore narcisista cerca la realizzazione attraverso il figlio e userà tutti mezzi, compresa la manipolazione, per riuscirci. Le sue armi includono il ricatto emotivo e il senso di colpa.

Figli di genitori tossici 

Come si riconoscono i figli di genitori tossici? La serie di comportamenti tossici messi in atto in ambito familiare, fanno sì che i figli possano a loro volta diventare:

Ribelli

Si tratta di bambini problematici che contestano ogni tipo di autorità.

Capro espiatorio 

Il bambino cresciuto nelle famiglie in cui quest'ultimo viene incolpato di tutte le colpe, diventerà una vittima per tutta la vita, sentendosi sbagliato e predisposto a diventare il capro espiatorio nelle relazioni future.

Il rifiutato

Il bambino che non ha visto esaudito il proprio bisogno d'amore, sarà un bambino che proverà un grande vuoto affettivo, reprimerà le emozioni e non si sentirà degno d'amore.

Tutore

In alcuni ambienti familiari è lo stesso figlio a prendersi cura del genitore, rinunciando a vivere serenamente l'infanzia. Proverà un forte senso di vuoto e mancanza di protezione e affetto.

Il manipolatore

Il bambino cresciuto con genitori manipolatori o iperprotettivi, sarà a sua volta un manipolatore, imparerà a manovrare gli altri per ottenere ciò che desidera.

Relazionarsi da adulti con genitori tossici 

Nella vita adulta, i figli che sono stati cresciuti da genitori tossici, devono trovare delle strategie adeguate per gestire la relazione nel modo più sano possibile. A questo proposito, ci sono alcune azioni che possono essere utili per evitare la tossicità nel rapporto figlio-genitore:

Prendersi cura di sé 

È importante focalizzare la propria attenzione su se stessi, circondarsi di persone positive che ci fanno stare bene. Questo non vuol dire interrompere i rapporti con i propri genitori, ma decidere quando e come è possibile avere un incontro e quando, invece, è il caso di dire di no.

Allontanare un genitore tossico 

Quando la relazione tossica impostata dal genitore diventa come un qualcosa di doloroso e insostenibile, bisogna trovare il coraggio di allontanarsi.

Imporre limiti

È indispensabile stabilire dei limiti, tra ciò che si è disposti ad accettare e cosa, invece, non si accetta. Una volta stabiliti i limiti di azione di un genitore tossico, si può condividere dei momenti positivi insieme.










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