Manipolazione: cause e caratteristiche del disturbo
La manipolazione, psicologica e emotiva, è un tipo di influenza perpetrata da un soggetto che mira a modificare la percezione e il comportamento degli altri attraverso tattiche subdole e ingannevoli per un suo scopo personale.
La manipolazione affettiva è una forma di abuso, di violenza psicologica che può avere gravi conseguenze. In qualsiasi relazione è possibile che si verifichino dei conflitti, ma quando l'ostilità va bene oltre il limite, come possiamo difenderci da un manipolatore?
Il manipolatore affettivo
Il manipolatore affettivo è colui che cerca di controllare gli altri e, per ottenere i suoi obiettivi, non esita a mettere in campo strategie atte in prima analisi a controllare se stesso negando i propri sentimenti. In un secondo tempo, il manipolatore cerca di controllare gli altri, perché non abbiano alcun potere.
Chi manipola gli altri solitamente ha tratti di personalità narcisistica, machiavellica e psicopatica. Il narcisista, al fine nascondere le proprie fragilità, mette in atto un ricatto affettivo.
Nelle relazioni, dove i partner sperimentano reciprocità e cooperazione, il manipolatore cerca invece di controllare e vittimizzare l'altro.
Come si diventa manipolatori?
Il motivo per cui un individuo diventa un manipolatore vanno ricercate nel contesto familiare in cui è cresciuto, nel periodo dell'infanzia e dell'adolescenza.
Tutto ciò che il manipolatore fa è una reazione al dolore provato e è finalizzato a nascondere la propria fragilità. Tra i fattori di rischio c'è aver avuto, a sua volta, dei genitori manipolativi, genitori narcisisti, inaffidabili o troppo rigidi e esigenti. In generale, essere cresciuto in una famiglia disfunzionale.
L'aver subito traumi infantili, abusi o trascuratezza, provoca nell'individuo adulto una sfiducia verso gli altri e la necessità di manipolarli nel tentativo di evitare di essere sfruttato o manipolato.
Identikit del manipolatore
Ci sono dei chiari segnali che possono aiutarci a smascherare un manipolatore:
- Utilizza di metodi subdoli per controllare gli altri, come approfittare delle fragilità della vittima per usarle contro la stessa, cerca di fare leva sul senso di colpa e lancia ultimatum. Un esempio è il gasligthing.
- Utilizzo del ricatto emotivo per convincere la loro vittima a fare qualcosa. Quando avrà creato un rapporto di dipendenza, muoverà i fili della sua vittima come fosse un burattino.
- Ha grandi capacità oratorie e cerca di influenzare la vittima rigirando e capovolgendo la realtà delle cose. La sua tecnica è efficace e invisibile, ma arriva sempre al suo obbiettivo: distorcere la percezione della vittima e lasciarla sola e insicura.
Smascherare un manipolatore
Come capire se chi ci sta accanto è un manipolatore? Ci sono alcuni comportamenti che non lasciano spazio a dubbi. Cercherà persone insicure e sottomesse, individuando le fragilità del partner per poter insinuarsi con le sue tattiche manipolatore. È tipico un comportamento vittimista manipolatore, con il quale il soggetto cerca di scatenare la compassione del partner, facendo leva sul senso di empatia delle persone sensibili.
Una volta smascherato il manipolatore, come avere la meglio e non soccombere alle sue tattiche? Solitamente le vittime di un manipolatore pensano illusoriamente di poterlo guarire, attraverso l'amore, la vicinanza e l'amore. Ma purtroppo questo non è possibile, se non attraverso un lungo percorso psicoterapeutico.
Nella maggior parte dei casi la soluzione migliore è quella di allontanarsi da una persona tossica e chiudere la relazione, cercando di ritrovare un equilibrio psicologico.
Come comportarsi con un manipolatore
Ci sono persone, però, che maturano sentimenti di vendetta, si tratta di una reazione comprensibile dopo un lungo periodo di sofferenza e sottomissione.
Purtroppo si tratta di una pratica pericolosa e difficile, che rischia di trasformarsi in una nuova trappola emotiva che lega ancora di più la vittima al suo carnefice.
Visto il bisogno del manipolatore affettivo di essere al centro dell'attenzione, ammirato e approvato, un'arma efficace per contrastare il suo comportamento è l'indifferenza.
Un comportamento indifferente si traduce nel liquidare le sue accuse e critiche con un'alzata di spalle, disdire un appuntamento all'ultimo minuto, comportarsi in modo da non tenere conto di ciò che dice. Questo atteggiamento lo manderà sicuramente in crisi, perché vacillerà il suo piano di controllo.
Altre armi a disposizione della vittima di un manipolatore affettivo sono l'ironia, che va a minare la sua convinzione di essere oggetto di ammirazione per i suoi meriti, e riuscire a non manifestare la rabbia. Sappiamo, infatti, che per il manipolatore è fondamentale generare sentimenti, positivi o negativi che siano (amore/odio, ammirazione/disprezzo) nella sua vittima, ma principalmente ama generare rabbia nel suo interlocutore. Riuscire a mascherare questo sentimento, che da così tanta soddisfazione al manipolatore, gli toglie il nutrimento emotivo.
Riuscire a canalizzare la rabbia in modo strumentale, così che diventi a sua volta uno strumento di offesa e un attacco contro il manipolatore. Questo strumento può essere utile per mettere il manipolatore di fronte alle sue debolezze emotive ferendolo nel profondo.
A questo punto, il narcisista manipolatore si sentirà smascherato e avrà la consapevolezza di essere "visto" per ciò che è realmente, con un attacco alle sue insicurezze e livello di autostima.
Quando il manipolatore sarà entrato in crisi, attraverso il dialogo si potrà tentare di fargli intraprendere un percorso psicologico che lo aiuti a superare i suoi problemi.
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